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PERCORSI

EMOZIONI E CIBO


Il cibo non è mai stato solo uno strumento attraverso il quale soddisfare il bisogno primario della fame, ma ha sempre avuto, in ogni epoca e in ogni luogo, numerosi altri significati. Rappresenta infatti:
- uno strumento di relazione con gli altri individui
- una modalità di esprimere i sentimenti
- un’ espressione religiosa

Il rapporto fra emotività, alimentazione e perdita di peso gioca un ruolo chiave nella gestione del problema dell’obesità.

Molto spesso un programma di dimagrimento può essere può essere destinato al fallimento, perché non si è considerato e quindi non si è modificato il rapporto tra emotività e cibo.

MA PERCHE' MANGIAMO?


  • per noia (molti pazienti assumono cibo perchè si annoiano)
  • per ansia-tensione (molte persone conferiscono al cibo un ruolo di sollievo momentaneo dai pensieri, il mangiare diventa una fonte di occupazione)
  • per solitudine - tristezza (si mangia per compensare la malinconia di un momento come se il cibo potesse colmare il nostro vuoto interiore. Il cibo acquisisce così la funzione di un farmaco anestetico con lo scopo di ridurre il malessere emotivo)
  • per rabbia (verso se stesse e verso il contesto sociale discriminante)
  • per vergogna


E’ importante conoscere non solo gli aspetti nutrizionali, ma anche gli aspetti emotivi che potrebbero ostacolare un rapporto con il cibo.


Essere passivi rispetto al problema alimentare ed assumere un atteggiamento di delega sono condizioni che facilitano l’insorgenza e il mantenimento di stati d’animo negativi.